Biography

Antonio Lefebvre

Antonio Lefebvre d’Ovidio nacque a Napoli il 17 gennaio 1913. Da parte paterna era discendente di Charles Lefebvre de Clunières, francese al seguito di Murat e pioniere dell’industria cartaria nel Meridione d’Italia; da parte materna, nipote di Francesco d’Ovidio, illustre glottologo e letterato la cui dimora napoletana fu uno dei cenacoli culturali più vivaci tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

All’Università di Napoli conseguì la laurea in Giurisprudenza e successivamente in Scienze Politiche e Sociali, seguendo parallelamente—come studente “en amateur”—i corsi delle Facoltà di Lettere e di Matematica. Fin dagli anni universitari si distinse per la pubblicazione di saggi di ricerca scientifica, che gli valsero la cooptazione nella neonata “scuola del diritto della navigazione” di Antonio Scialoja e Bernardino Scorza. Subito dopo la laurea in Scienze Politiche fu incaricato di tenere il corso di Diritto Marittimo all’Università di Bari; alla prematura scomparsa di Scorza assunse anche il corso di Diritto Commerciale e, per alcuni anni, quello di Filosofia del Diritto.

Nel 1938 vinse il primo concorso nazionale per la cattedra di Diritto della Navigazione, divenendone titolare dal 1° gennaio 1939. La commissione, presieduta da giuristi del calibro di Antonio Scialoja, Alfredo De Gregorio, Paolo Greco e Francesco Messineo, lo giudicò “una promessa degli studi giuridici in Italia”, previsione che si avverò appieno: per decenni insegnò e diresse gli istituti di Diritto della Navigazione a Bari, Napoli e Roma, formando quasi tutta la futura élite della disciplina.

Antonio Lefebvre Nel 1935 fondò, insieme a Bernardino Scorza e sotto l’egida di Scialoja, la Rivista del Diritto della Navigazione, di cui fu segretario di direzione e poi direttore. La Rivista divenne il fulcro della “scuola napoletana” e promosse l’elevazione del Diritto della Navigazione al livello delle altre branche del diritto privato, ponendo basi solide per le successive riforme legislative.

Tra il 1939 e il 1942 fu il più giovane membro della commissione di riforma dei codici civili e penali, assumendo un ruolo chiave nella redazione del Codice della Navigazione. Scialoja stesso, il ministro Guardasigilli Dino Grandi e il giovane magistrato Gabriele Pescatore ricordarono come, senza il suo contributo, il Codice non sarebbe mai divenuto legge dello Stato nel 1942.

La sua produzione scientifica include il Manuale di Diritto della Navigazione (7ª ed., 1990), le Istituzioni di Diritto Commerciale Nordamericano e numerose monografie su avarie comuni, responsabilità del vettore marittimo e molto altro. Collaborò con le principali riviste giuridiche italiane e internazionali e contribuì a opere di riferimento quali il Nuovo Digesto Italiano e l’Enciclopedia Treccani.

Nel dopoguerra affiancò all’attività accademica una brillante carriera forense, patrocinando davanti alla Corte Suprema di Cassazione e assistendo grandi operatori nei settori marittimo, aereo e industriale. Tra i suoi incarichi istituzionali: Presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo (1955–1977), Presidente del Consiglio Superiore della Marina Mercantile, membro di delegazioni italiane a conferenze internazionali e, nel 1975, insignito della Medaglia d’Oro al Merito della Cultura e della Scienza.

Antonio Lefebvre d’Ovidio seppe coniugare rigore intellettuale e umanità, guadagnandosi il rispetto di allievi e colleghi. La sua personalità schiva ma autorevole ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama giuridico italiano e internazionale.

GUIDO DE VITA
Professore ordinario di diritto della navigazione nell'Università di Napoli


Ruolo accademico: Professore ordinario di Diritto Internazionale della Navigazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Napoli, affiancando Antonio Lefebvre d’Ovidio nel contesto della “scuola napoletana” del diritto marittimo.

Opere principali: Autore di Contributo alla teoria del trasporto marittimo di cose determinate (1964), incluso nella collana “Fonti e documenti del diritto della navigazione”.

Attività editoriale: Fondatore e direttore della rivista Trasporti, punto di riferimento per il dibattito sulle prassi commerciali e marittime del secondo Novecento.

Rapporto con Lefebvre d’Ovidio: Figura chiave nel proseguimento e nell’ampliamento dell’insegnamento e della ricerca avviati da Lefebvre d’Ovidio, contribuendo al rinnovamento dottrinale e alla formazione dei successivi specialisti di diritto della navigazione.

Antonio Lefebvre d’Ovidio Born in Naples on January 17, 1913, Antonio Lefebvre d’Ovidio hailed from a distinguished lineage. On his father’s side, he descended from Charles Lefebvre de Clunières, who—following Joachim Murat—pioneered the paper industry in Southern Italy; on his mother’s side he was the grandson of Francesco d’Ovidio, the renowned glottologist and literary scholar whose salon was one of Naples’s most vibrant cultural hubs around the turn of the 20th century.

After earning degrees in Law and in Political and Social Sciences at the University of Naples—while also auditing courses in Literature and Mathematics—he published incisive scholarly essays that led, still as a student, to his co-option into the newly founded Neapolitan “School of Maritime Law” under Antonio Scialoja and Bernardino Scorza. Immediately upon graduation, he was invited to lecture in Maritime Law at the University of Bari. Following Scorza’s untimely death he additionally taught Commercial Law and Philosophy of Law.

In 1938, he won the inaugural national competition for the chair of Navigation Law, and from January 1, 1939, he occupied that professorship in Italy’s leading universities. Over the ensuing decades, he taught and directed Navigation Law institutes in Bari, Naples, and Rome, shaping nearly an entire generation of specialists.

Antonio Lefebvre

In 1935, together with Scorza and under Scialoja’s patronage, he co-founded the Rivista del Diritto della Navigazione, serving first as editorial secretary and later as director—cementing the Neapolitan School’s reputation and driving doctrinal innovation.

Between 1939 and 1942 he was the youngest member of the national commission to reform Italy’s legal codes, playing a decisive role in drafting the Navigation Code—a feat later lauded by Scialoja himself, by Justice Minister Dino Grandi, and by Gabriele Pescatore. His scholarly output thereafter included the Manuale di Diritto della Navigazione (seven editions by 1990), Istituzioni di Diritto Commerciale Nordamericano, and seminal monographs on marine liability and general average. He contributed prolifically to Italy’s foremost legal journals and to landmark reference works such as the Nuovo Digesto Italiano and the Enciclopedia Treccani.

After World War II Lefebvre d’Ovidio combined his academic vocation with a distinguished legal practice—arguing before the Supreme Court of Cassation and advising major maritime, aviation, and industrial enterprises. He held key public offices, including President of the Italian Association of Maritime Law (1955–1977), Vice-President and President of the Superior Council of the Merchant Marine, and Italian delegate to international maritime law conferences. In 1975, he was awarded the Gold Medal for Cultural and Scientific Merit.

Reserved yet authoritative, Antonio Lefebvre d’Ovidio’s intellectual rigor, personal integrity, and devotion to teaching left an indelible mark on Italian and international maritime jurisprudence.

GUIDO DE VITA

Professor of Navigation Law at the University of Naples


Academic Role: Full Professor of International Navigation Law at the Faculty of Political Sciences, University of Naples, working alongside Antonio Lefebvre d’Ovidio within the Neapolitan “School of Maritime Law.”

Key Works: Author of Contributo alla teoria del trasporto marittimo di cose determinate (1964), included in the “Sources and Documents of Navigation Law” series.

Editorial Activity: Founder and editor of the journal

Trasporti

, a leading forum for debate on commercial and maritime practices in the mid-20th century.

Relationship with Lefebvre d’Ovidio: A central figure in continuing and expanding the teaching and research tradition established by Lefebvre d’Ovidio, helping to modernize doctrine and train subsequent specialists in navigation law.